sabato 26 settembre 2015

Zanshin Tech: parlano di noi

Oggi sulla Provincia Pavese si parla di una nostra nuova iniziativa:

Dopo la presentazione di questa "arte marziale digitale", avvenuta alcuni mesi fa, siamo ora orgogliosi di annunciare ufficialmente l'apertura del dojo di Pavia.

Zanshin Tech nasce a Genova poco più di un anno fa grazie a Claudio Canavese ed al suo team, all'interno dell'associazione Alid. Abbiamo avuto modo di conoscerli e di entusiasmarci per il loro approccio al problema del CyberBullismo ed abusi in rete.

Dopo un periodo di training, siamo pronti ad esportare questo modello dal capoluogo ligure ed aprire la prima palestra in Lombardia.

L'appuntamento è lunedì 28 settembre, ore 21:00 in via del Commercio 13 - Cura Carpignano, in sede comPVter, per raccogliere le iscrizioni.

mercoledì 16 settembre 2015

Sinclair: non solo computer

Questa volta il nostro socio Carlo ha portato da esporre nell'area museo un pezzo molto particolare:

Ecco il frequenzimetro digitale Sinclair PFM 200, che acquistò personalmente diversi anni fa, quando quest'oggetto era ancora all'avanguardia.

Dal lontano 1979 è tutt'ora perfettamente funzionante, altro che le membrane dello Spectrum.

Mi piace l'idea di affiancare il case plastico di questo strumento alla calcolatrice Sinclair Oxford Scientific del 1976... è praticamente identico !

Completo questa breve presentazione con una pubblicità trovata qui, notevole il prezzo in Italia, soprattutto se paragonato al prezzo di lancio in UK: £ 54.

domenica 13 settembre 2015

Marzaglia 2015 edizione autunnale

Eccomi a condividere con tutti voi il resoconto sul mercatino di "retro-tecnologia" più bello d'Italia.

Come al solito si parte presto, ad un orario che permette a me ed a mio figlio Luca di arrivare appena dopo le 8:30. Nulla in confronto a chi si trovava nel posteggio già alle 6 del mattino !

Mi colpisce subito un banchetto con magnifiche radio d'epoca. Non so praticamente nulla su questo argomento, ma alcuni pezzi sono veramente affascinanti.

Con Luca ci divertiamo ad ammirare i grammofoni. Le loro trombe di innumerevoli forme e dimensioni sono molto suggestive.

Sono molti gli stand che espongono questi apparecchi a molla, in grado di riprodurre dischi da 78 giri. Cominciamo a parlare con alcuni appassionati, che ci descrivono nei dettagli i due standard di incisione: verticale ed orizzontale.

Ma è senza dubbio questo lo strumento che più ci lascia a bocca aperta: è un organetto a manovella, chiamato anche Accordeon. E' una specie di fisarmonica: l'aria prodotta facendo girare la manovella riempie un polmone di compensazione e poi due mantici che alimentano le ance.

Come può vedersi dal sotto, questo esemplare particolarmente prezioso ha inoltre una specie di xilofono, che aggiunge uno scampanellio al suono delle note.

Ma perchè ci ha colpito così tanto questo strumento musicale di fine ottocento ? Semplice: la musica è registrata su di un disco forato, che ricorda le schede perforate che utilizzeranno i computer 50 anni dopo ! Dopo un'affascinante chiacchierata con il gentilissimo proprietario, decidiamo di acquistare un disco originale da esporre nel nostro piccolo museo, ....è un supporto di memoria decisamente troppo bello, con una storia magnifica da raccontare.

Ci aggiriamo poi nel pratone, salutando numerosi amici. Questo è uno dei motivi che ci spinge a Marzaglia almeno una volta all'anno.

Sono rimasto stupito dal numero di mangiadischi Penny, quest'anno ne ho contati almeno una ventina !
Non ho chiesto il prezzo visto che conservo gelosamente il mio esemplare rosso, ancora perfettamente funzionante dopo una trentina d'anni.

Sul fronte retrocomputer ho visto un bel Amstrad 286 portatile, qualche Amiga ma ovviamente nessun 3000 o 4000 che, credo, continueranno a mancare nella nostra esposizione.

Invece questa volta abbiamo colmato un importante buco grazie a Leonardo che ci ha consegnato sulla fiducia un magnifico esemplare di IBM 5155, il "trasportabile a fatica" che ora ha trovato posto sul nostro scaffale affianco ad altri fratellini:

Speriamo di averlo presto nostro ospite e concludere così lo scambio pattuito.

Come al solito chiudo questo mio veloce resoconto con "l'oggetto più strano" di questa edizione:

Questo triciclo rosa dalle linee aereodinamiche anni '50 era una vera meraviglia. Avrebbe sicuramente fatto felice mia figlia Chiara, ma fortunatamente è ancora troppo piccola per poterlo usare, quindi sono riuscito a resistere ed evitare il salatissimo acquisto.

giovedì 3 settembre 2015

Nanocomputer: dalla discarica al museo

Al rientro dalle vacanze, ricomincia a pieno ritmo l'attività della nostra associazione,
...e questa volta, uno di nostri soci ha superato se stesso, con un recupero straordinario:

Sono tre SGS-Ates Nanocomputer e un'altra misteriosa single board di cui parleremo più avanti.

Il Nanocomputer è un interessante sistema di training datato 1979, ottimo per iniziare a programmare con lo Zilog Z80.
Prodotto da SGS (Società Generale Semiconduttori, azienda fondata da Olivetti e Telettra) fusa con Ates (Aziende Tecniche ed Elettroniche del Sud) è quindi un interessante pezzo di storia dell'informatica Made in Italy.

Sono anni che cercavo di recuperare una di questa schede, visto che da parecchio tempo conservo qualche tastierino esadecimale, regalatoci da un Itis di Genova.
Purtroppo le loro board erano state già tutte smaltite, forse qualche tastierino di ricambio si era salvato perchè dimenticato in qualche armadio....

Nel novembre del 2012 leggo sul numero 44 dell'ottima rivista on-line Jurassic News, un articolo specifico, che riaccende il mio interesse. Fino ad oggi però, i nostri tentativi di recupero sono stati vani: sembra che le scuole, un po' per fare spazio, un po' per abitudine, siano solite smaltire queste interessanti schede didattiche non appena diventano inutili perchè fuori programma.

E' quindi con grande emozione che inizio a fare una breve analisi dei tre esemplari recuperati.
Il primo è messo parecchio male, mancano integrati e Rom. Inoltre, come telaio, è molto storto.....sicuramente avrà subito violenti colpi.
Il secondo sembra meglio conservato, con solo qualche zoccolo vuoto. Il terzo, vetro di protezione a parte è il più completo e sicuramente il meno rovinato a livello di telaio.

Dopo qualche prova:

Che bello ! Almeno uno funziona. Ora non ci resta che tentare il recupero anche di un secondo esemplare, per poi iniziare a studiare per bene i due volumi NanoBook, reperibili su hp64000.net !

Veniamo ora alla scheda misteriosa:

Schermo LCD rotto a parte, sembrerebbe essere un prodotto della Elettronica Veneta.
Il web è abbastanza avaro di dettagli su questo modello Z2-MC8088, ma spero di trovare qualche ulteriore informazione. Intanto proveremo a vedere se il display è abbastanza standard e quindi sostituibile per tentare un ripristino.

Due ottimi esempi di informatica italiana che troveranno presto un posto nella nostra area museo.