martedì 28 aprile 2015

Un videogioco ....su carta

Vi siete mai chiesti come potrebbe essere un videogioco,
magari un combattimento aereo ambientato durante la prima guerra mondiale,
... su carta ?

Ho recentemente scoperto l'esistenza di questo box prodotto da Nova Game in un articolo che parlava di libri-game, trovando poi sulla baya un'offerta.... beh, non ho saputo resistere !

La confezione denuncia sui bordi il trascorrere del tempo, ma i libretti al suo interno, datati 1981, sono immacolati.

Pochi foglietti stampati a 3 colori illustrano le regole di base, in modo semplice e chiaro.
Il sistema di gioco è innovativo: servono un paio di dadi a sei facce per determinare l'entità del danno, calcolato seguendo una complessa tabella. Le regole avanzate tengono anche conto della rispettiva posizione dei velivoli, per determinare il punto di impatto dei proiettili.

Non è così sbagliato definire Ace of Aces un videogioco: i libretti, uno per ogni schieramento, contengono 223 tavole ciascuno. Queste illustrano con grande maestria e ricchezza di particolari le fasi di un'avvincente duello tra un aereo tedesco ed uno alleato, ritratte sempre dal punto di vista del pilota.

Si gioca quindi in due, uno contro l'altro, questa volta senza aver bisogno di computer o corrente elettrica.
Si studia l'immagine cercando di prevenire la rotta dell'avversario, consultando poi le frecce che rappresentano la nostra mossa, si salta al numero di pagina indicato.

Notevole l'approfondimento sui piloti nelle prime pagine di ogni libro.

Seguito poi da una sezione dedicata ai velivoli.

Non fatevi ingannare da questa mia veloce spiegazione, le regole sono piuttosto complesse. Il gioco è tutt'altro che banale e piuttosto longevo grazie ad una serie di modificatori, spiegati in appendice.

Grazie ad un foglietto pubblicitario all'interno, mi rendo conto che il mio box è solo uno di una serie di avventure ambientate nei cieli della prima guerra mondiale.

Lo stesso sistema di gioco è stato utilizzato anche per un paio di avventure fantasy e addirittura per simulare una sparatoria Western !

venerdì 24 aprile 2015

A colazione con gli Activators !

Sabato scorso abbiamo organizzato nella nostra sede una colazione con l'associazione Activators.

Oltre venti persone si siedono attorno al nostro tavolo, per affrontare temi come Networking, innovazione e startup.

Un veloce giro di tavolo ci permette di rompere il ghiaccio e di iniziare a conoscersi.

Ognuno ha modo di presentarsi e raccontare il suo progetto, cosa vorrebbe realizzare e che idee ha per sviluppare il territorio - digitalmente parlando.

Durante la pausa ho avuto modo di incontrare vecchi amici, che invitiamo con piacere a partecipare alle nostre attività sociali.

Con una fetta di torta, del succo di frutta, latte e biscotti si è subito tutti più amici. Ci scambiamo idee e considerazioni sulle possibilità di innovare in rete.

Ho poi avuto modo di accompagnare gli ospiti in un rapido percorso all'interno della nostra area museo. Per cercare di rendere più interessante agli occhi ed alle orecchie di uno startupper la mia chiacchierata, mi sono soffermato su quei dispositivi che, per una causa o per l'altra, non sono riusciti ad attirare il consenso del grande pubblico.

Poi ho raccontato loro come alcune recenti "innovazioni" abbiano in realtà profonde radici in alcuni di questi flop. Ne è scaturita una divertente chiacchierata.

La mattinata si è conclusa nella nostra area fab-lab, dove abbiamo ragionato su aspetti di artigianato digitale difronte alle numerose stampanti 3D ed al taglio laser.

Speriamo di avere presto modo di ospitare ancora una colazione Activators, abbiamo potuto infatti conoscere gente nuova e progetti molto interessanti.

domenica 12 aprile 2015

CoderDojo Pavia: sempre più Arduino !

Ormai i nostri ninja sono inarrestabili:

si divertono un mondo a giocare con Arduino.

I più piccoli si sono cimentati con un sensore di temperatura, visualizzando poi il risultato sul terminale seriale.

Ai grandi è toccato un compito un po' più impegnativo: imparare a gestire un display LCD 16 x 2.

Dopo aver saldato le stripe al display stesso, si infila con un po' di fatica nella breadboard e procediamo con il cablaggio.

Ci vuole un po' di tempo, soprattutto perchè ho inserito nel testo del programma numerosi commenti con lo scopo di aiutare i nostri intrepidi smanettoni una volta che vorranno ripetere l'esercizio a casa.

Non manca, come al solito, un'ottima merenda a base di torte rigorosamente fatta in casa.

Poi ancora alla tastiera per gli ultimi esperimenti prima si salutarci:

Si lavora in gruppo: ogni partecipante collabora con il compagno per assemblare e programmare un secondo display con Arduino. E' un ottimo modo per verificare che questo importante esercizio sia chiaro a tutti.

Ancora una volta giudizio positivo !

Abbiamo inoltre avuto modo di avere come graditi ospiti Silvia e famiglia di Dog Hunter / Arduino srl.

lunedì 6 aprile 2015

7° comPVleanno

La nostra associazione lo scorso giovedì ha festeggiato il 7° comPVleanno !

Oltre 30 persone si sono ritrovate nella nostra nuova sede, per festeggiare un altro anno trascorso assieme.

C'è un grande entusiasmo generale, visto che abbiamo seriamente rischiato di chiudere quando, appena prima di Natale, abbiamo perso la possibilità di restare nella vecchia sede.

C'è chi si diverte con la pista delle slot car, rigorosamente digitali, nella stanza dedicata alle console.

Alcuni chiacchierano di storia dell'informatica, circondati da vecchi cimeli, nell'area museo.

Altri si rilassano un attimo, dopo aver configurato a puntino un vecchio computer di recupero, riempiendolo di emulatori.

Ma è nel fab-lab che si concentrano i più accaniti smanettoni.

C'è chi salda la schedina wi-fi su Arietta ed i connettori per montare il nuovo display touch.

Altri programmano un software per aggiungere funzionalità wireless alla stampante 3D Strato.

Su un altro tavolo si verificano i circuiti stampati che ci siamo fatti realizzare da un service, per un altro affascinante progetto.

Nel frattempo viene configurato il nostro server remoto, per gestire, tra le altre cose, le funzionalità domotiche della nostra sede.

Insomma, la quantità di lavoro che abbiamo fatto in questi mesi è veramente incredibile.
Ma ancora una volta è giovedì ...e grazie a tutte queste persone... lo sarà ancora a lungo !

domenica 5 aprile 2015

Chiusura della mostra di Stradella: Il ruolo delle donne nella nascita dell'informatica.

L'ultimo evento in programma, prima della chiusura ufficiale della mostra di Stradella, tocca un tema un po' particolare: l'informatica "in rosa".

Non tutti sanno che Ada Lovelace, la figlia del poeta Lord Byron, è considerata la prima programmatrice della storia, ci racconta Fabio Borborini, fondatore del Mupin, il museo piemontese dell'informatica.

Ma non è l'unica ! Alan Sheppard è considerato il primo astronauta americano nello spazio, ma il successo del progetto Mercury dipende fortemente dal lavoro di Katherine Johnson, un fiscio afro-americano di notevolissime capacità, il cui contributo è stato fondamentale anche nella programmazione dei primi computer.

Un'altra donna di colore, Melba Roy Mouton, ha avuto un ruolo di prim'ordine nella programmazione delle traiettorie dei primi satelliti. Lavorava su un IBM dedicato.

Margareth Hamilton ha invece salvato dal disastro nientemeno che l'Apollo 11, realizzando un codice che ha permesso al sistema principale di effettuare l'allunaggio anche in presenza di errori critici.

Torna sul palco Carlo Salvaneschi, questa volta ci parla di Marisa Bellisario, che ha avuto modo di conoscere personalmente lavorando in Italtel.

Chiude i lavori l'assessore del comune di Stradella Alessandra Mossi, ringraziando a nome del sindaco il nostro Maurizio Sorrentino.

Un grande applauso anche per il Prof. Salvatore Salzano e per i ragazzi dell'Istituto Faravelli che non hanno esitato a mettersi in gioco realizzando tutti i supporti didattici, imparando così a conoscere le pietre miliari della storia dell'informatica.

Ci aggiriamo ancora una volta tra i vecchi elaboratori, rispondendo alle domande del pubblico ed osservando l'entusiasmo dei più giovani di fronte ad un monitor a fosfori verdi.

Si conclude così la nostra esperienza con una mostra proposta e costruita con le risorse presenti sul territorio. L'impegno di tutti ha contribuito alla nascita di un modello assolutamente da ripetere.

venerdì 3 aprile 2015

Evento: Gli emulatori di architetture e calcolatori d’epoca.

Durante la mostra di Stradella, abbiamo avuto modo di invitare due ospiti d'eccezione, entrambi esperti in videogiochi.

Marco Marabelli, noto on-line come Macdlsa, ci parla della sua grande passione: i giochi su supporto Laserdisc.

Questo supporto nasce alla fine degli anni '70 per poter contenere film ad una risoluzione mai vista prima. E' grande come un normale 33 giri, ma esteticamente assomiglia ad un gigantesco CD rom.

Per il nostro argomento, le cose si fanno più interessanti a partire dal 1983: in quell'anno viene presentato nelle sale giochi Dragon's Lair, un videogioco che sfrutta questo sistema per poter portare sullo schermo una grafica mozzafiato.


Il filmato completo dovrebbe rendere l'idea.

Questo capolavoro di animazione, ad opera di Don Bluth, rappresenta una vera e propria rivoluzione, soprattutto se paragonato alla grafica degli altri videogiochi del tempo, ci fa notare Marco.

Segue una veloce panoramica di titoli di grandissima importanza storica, vere e proprie pietre miliari del mondo videoludico.

Conclude l'intervento con una emozionante proiezione in diretta del gioco, direttamente dal supporto originale.

Il secondo ospite è l'amico Vincenzo Scarpa di Torino. E' venuto a parlarci di emulatori:

Il suo sito è quanto di più completo si possa immaginare in materia. Una vera e propria catalogazione maniacale dei software che ci permettono di rivivere, su computer attuali, la magia dei vecchi sistemi.

Vincenzo ci racconta anche gli aspetti legali che stanno dietro al complesso mondo dell'emulazione.

Maurizio Sorrentino, che modera l'evento, si sofferma a riflettere con il pubblico sull'importanza del lavoro svolto da centinaia di appassionati: senza il loro instancabile impegno molta della memoria storica andrebbe irrimediabilmente perduta.
Non possiamo infatti pretendere che i vecchi calcolatori, home computer e console resistano per sempre all'usura ed all'inesorabile scorrere del tempo.
Gli emulatori sono così un'ottima soluzione per poter programmare e sperimentare in sicurezza sui vecchi sistemi, senza mettere a repentaglio la funzionalità degli esemplari superstiti.