domenica 29 marzo 2015

CoderDojo Pavia: Arduino Day

Partecipiamo anche noi all'Arduino Day, organizzando un CoderDojo speciale nella nostra sede.

I più grandi, guidati da me nella stanza dedicata alle console, si cimentano in un progettino piuttosto intrigante:

Tramite un pulsante è possibile scegliere se intervenire sulla parte R, G o B di un led e regolare le varie intensità con un potenziometro, per ottenere il colore desiderato.

E' la prima volta che ci cimentiamo in un esercizio che attende un intervento umano: il bottone ed il potenziometro saranno così i nostri strumenti di input. Il led è il nostro output.

Particolarmente interessante è la funzione map:

 intensita= map( analogRead(res),  0,1023,  0,255);

Ci permette di adattare la lettura del potenziometro (da 0 a 1023) al range di luminosità impostabili ai vari colori RGB del led. Molto più interessante di una semplice divisione per quattro !

I più piccoli, o semplicemente chi si avvicina per la prima volta al mondo Arduino, trovano posto nella grande sala, attorno a quattro isole quadrate. Si lavora in gruppo: c'è chi assembla il circuito e chi programma.

Federico propone la costruzione di un vero e proprio semaforo:

Il codice è più semplice, ma permette una certa personalizzazione dei tempi che lascia così ai nostri ninja la possibilità di inventare lampeggi e sequenze interessanti.

Tutti riescono a portare a termine l'esercizio e il loro entusiasmo è veramente coinvolgente.

Dopo la merenda c'è spazio per approfondimenti e qualche esperimento più complicato.

Con i grandi invece mi sbilancio in una breve descrizione del mondo dei micro-controllori.
Ci soffermiamo a ragionare sulle varie schede Arduino disponibili: Micro, Mini e Mega, valutando le prestazioni in relazione alle dimensioni:

Un mattinata divertente e stimolante, che ha permesso ad alcuni di avvicinarsi al mondo dell'elettronica ed ad altri di approfondirne qualche concetto.

sabato 28 marzo 2015

La condivisione della conoscenza: dall’hardware aperto alle modalità di apprendimento informali, la società del terzo millennio evolve il proprio schema di crescita.

Ieri sera si è svolto il secondo dibattito, in occasione della nostra mostra di Stradella:

Questa volta il tema trattato è la condivisione della conoscenza.

Comincio io con una brevissima intro in cui illustro le attività della nostra associazione. Lascio poi spazio al Prof. Salvatore Salzano che modera gli interventi successivi.

Laura Brandolini ci racconta nel dettaglio l'esperienza con i bambini del CoderDojo. Ci soffermiamo a riflettere sulle differenze tra un insegnamento verticale di tipo scolastico ed una collaborazione orizzontale che stimola i bambini ad apprendere in modo creativo. E' di stimolo il lavoro svolto da alcuni luminari in tal proposito come Sugata Mitra e Mitchel Resnick.

Alessandro Rubini affronta un tema spinoso: hardware libero contro il sistema dei brevetti. Se il diritto esclusivo di sfruttamento dell'invenzione nasce con un intento corretto, non si evolve ed oggi denuncia alcune problematiche piuttosto evidenti. A volte i costi di registrazione e soprattutto di difesa in caso di contenzioso, sono talmente elevati che, se fossero direttamente impiegati in ricerca pura, potrebbero fornire un concreto vantaggio all'azienda.

L'ultimo intervento di Damiano Grassi è incentrato sul modello evolutivo della conoscenza nella nostra società. La nostra società segue un percorso di crescita che si avvicina più alla teoria di Lamark che a quella di Darwin. Infatti noi stessi causiamo la mutazione (conoscitiva/sociale) che ci da un vantaggio.

Segue poi un confronto ed un approfondimento dei temi trattati, grazie anche ad alcuni interventi da parte del pubblico.

Si è svolto così il nostro atipico giovedì sera, concludendo la discussione in un vicino locale, difronte a un buon boccale di birra.

martedì 24 marzo 2015

comPVter va a imparare lo ZanshinTech

Ieri siamo stati a Genova, in un dojo un po' particolare...

L'associazione Alid propone un'attività molto affascinante: lo ZanshinTech.

E' un'arte marziale di difesa digitale. Si rivolge ai giovani, per prepararli a gestire le aggressioni sul web ed il cyberbullismo.

Mi ha molto colpito vedere il preparatissimo Claudio Canavese all'opera.
Guida sette giovanissimi (dagli undici ai quattordici anni) tra i meandri più oscuri di internet, rendendoli consapevoli dei pericoli ed affinando tecniche di analisi e difesa.

In modo rigoroso ed allo stesso tempo informale, vengono analizzati casi di attacco perpetrati da malintenzionati attraverso i social network. Gli allievi si sbilanciano a turno in osservazioni molto pungenti ed intelligenti. Verificano i dati e raccolgono informazioni sul web sfruttando tecniche decisamente raffinate, volte a scoprire la provenienza di email, informazioni celate nelle immagini ed altri dati che la maggior parte degli utenti, anche adulti, ignorano.

Vista la delicatezza dei temi trattati, una psicologa presenzia ed interviene per puntualizzare alcuni aspetti critici.

Se praticare questa arte marziale richiede agli allievi una buona dose di nervi saldi, stabilità emotiva unita a competenza tecnica non certo banale; a maggior ragione al maestro è richiesta capacità dialettica, sensibilità e competenza informatica realmente ad alto livello.
Ci piacerebbe molto poter seguire le orme di Claudio, portando anche a Pavia un corso simile, .... ma ne saremo in grado ?

domenica 22 marzo 2015

Dibattito a Stradella: La parabola dell’industria informatica italiana, dal CRC102A all’M24

Oggi si è tenuto il primo dei quattro dibattiti previsti durante la nostra mostra di Stradella:

Il nostro socio Maurizio funge da moderatore.
Ecco il tema: La parabola dell’industria informatica italiana, dal CRC102A all’M24: come mai non siamo diventati la Silicon Valley.

Interviene l'amico Elia Bellussi, presidente del Mupin, il Museo piemontese dell'Informatica, con un'analisi sul ruolo delle donne nella nascita del software (Ada Byron, Contessa di Lovelace in primis) esteso poi alla situazione ai giorni nostri.

Prende la parola poi Giovanni Cignoni del Museo degli Strumenti per il Calcolo dell’Università di Pisa. Ci racconta il lavoro svolto per recuperare dagli abissi del tempo la Calcolatrice Elettronica Pisana e la nascita del suo emulatore.

Tocca poi al Prof. Roberto Dadda a portare la testimonianza di un viaggio verso gli Stati Uniti al seguito del padre Luigi, per portare nel nostro paese il primo calcolatore. Era il 1954, il CRC 102 A è stato il primo computer dell'Europa continentale.

Interessante è stato l'intervento di Gianpiero Roggero, un ex dirigente Olivetti, che ci ha descritto un breve "dietro le quinte" dell'azienda che ha realmente rischiato di far nascere un fenomeno paragonabile alla Silicon Valley anche nel nostro paese.

Chiude i lavori Carlo Salvaneschi, ex Italtel, con alcune riflessioni sull'importanza del controllo del rame e della infrastruttura a fibra ottica. Non mancano i riferimenti alla recente acquisizione cinese di Pirelli.

Qualche domanda di approfondimento da parte del numeroso pubblico, che non si è lasciato scoraggiare dalla giornata piovosa.

Ci aggiriamo con gli amici tra le macchine della mostra, chiacchierando un po' sui vari sistemi.

Poi Luigi Casiraghi e Angelo Fiori ci invitano a visitare un museo a pochi passi di distanza, molto interessante e particolare:

 Stradella è infatti famosa per la produzione di fisarmoniche.

Dal 1876 ad oggi ben oltre quaranta marchi hanno reso famosa la città nel mondo per la produzione di strumenti di pregio.

La maggior parte di questi strumenti sono impreziositi da intarsi in madreperla e legni pregiati.

Un museo piccolino, ma molto ricco di pezzi e soprattutto, grazie ad una appassionata spiegazione da parte della guida, godibilissimo anche per profani in materia.

Insomma una giornata splendida, con molti spunti di riflessione. Un grande applauso a Maurizio ed a Salvatore che hanno saputo organizzare tutto nei minimi dettagli.

I prossimi appuntamenti saranno giovedì sera ed il prossimo weekend.

sabato 21 marzo 2015

Inaugurazione mostra a Stradella

Oggi apre al pubblico la mostra che due nostri soci della zona hanno organizzato a Stradella:

Ecco la locandina di "Quando ieri era già domani".
L'evento è particolarmente interessante perchè tutto il materiale descrittivo è stato preparato dagli studenti dell'Istituto Faravelli, guidati dal Prof. Salzano.

Il sindaco ed alcuni assessori, oltre a due insegnanti dell'Università delle tre età, hanno contribuito attivamente alla realizzazione dell'evento.

E' molto interessante notare una collaborazione così attiva di diverse persone sul territorio che, coadiuvate da Maurizio di RetrOfficina, lavorano duramente per realizzare la mostra. Personalmente mi sono limitato a prestare alcune macchine.

La grande sala raccoglie alcune delle pietre miliari della storia dell'informatica.

Ecco l'elenco dei computer in mostra, in ordine di anno di introduzione sul mercato:

1977: Commodore PET
1977: Tandy TRS-80 Model I
1977: Apple II
1981: Texas Instrument TI-99/4A
1981: Sinclair Zx81
1982: BBC MICRO
1982: Commodore VIC 20
1982: Commodore 64
1982: Sinclair ZX Spectrum
1983: MSX
1984 : Olivetti M24
1984: Sinclair QL
1984: Apple Macintosh 128k
1984: Amstrad CPC-464
1985: Atari 520ST
1985: Commodore Amiga
1985: Commodore-128
1985: IBM 5150
1987: Acorn Archimedes
1988: Olivetti Prodest PC1

Il lavoro di ricerca e di analisi critica che i ragazzi hanno svolto è veramente eccezionale:

Inoltre abbiamo previsto diversi dibattiti tematici.

Non mancate al primo, fissato per domani:

La parabola dell’industria informatica italiana, dal CRC102A all’M24:
come mai non siamo diventati la Silicon Valley.

Partecipano:

- Elia Bellussi, Presidente MUPIN Museo dell’Informatica Piemontese
- Giovanni Cignoni, Museo degli Strumenti per il Calcolo dell’Universita’ di Pisa
- Roberto Dadda, consulente scientifico MUPI
- Gianpiero Roggero, ex dirigente Olivetti
- Carlo Salvaneschi, Free Lance area Internet TV – Millecanali

non mancate: alle 15:30 Stradella (PV), Sala della Cultura, Via G. Marconi, 35 !

domenica 15 marzo 2015

CoderDojo Pavia: ecco la nuova sede !

Sono passati 3 mesi, da quando abbiamo dovuto abbandonare la nostra vecchia sede.
E' con grande orgoglio che possiamo dare il via ufficialmente al CoderDojo all'interno dei nostri nuovi locali.

Con grande emozione abbiamo accolto i genitori ed i nostri ninja in un ambiente completamente pulito e riverniciato.

In molti hanno avuto modo di soffermarsi ad ammirare le telescriventi e le calcolatrici esposte nell'ingresso, intanto che venivano compilate le carte secondo i dettami del Recomended Practice Pilot.

Anche se meno evidenti rispetto all'allestimento di scaffali e stanze, gli aspetti burocratici per poter riuscire a ripartire sono ugualmente impegnativi: associazione, registrazioni, regolamenti ed assicurazione sono argomenti che ci hanno tenuto parecchio impegnati in questi mesi.

Una quindicina tra i più grandi hanno trovato posto nella stanza dedicata alle console, inaugurando così i quattro tavoli.

I più piccoli invece hanno avuto modo di accomodarsi nella grande sala, 6 metri per 18, allestita con 4 tavoli da 8 bambini ciascuno.

Questa disposizione permette un agevole passaggio dei mentor, che possono così assistere in modo discreto ed efficiente i nostri giovani ninja nei passaggi più complessi.

In questo incontro i nostri giovani programmatori hanno affrontato i Blockly Games, una serie di esercizi con complessità via via crescente.

Questo progetto open realizzato da Google, assomiglia graficamente a nostro Scratch, ma ne ribalta un po' l'approccio: invece di avere difronte un unico programma da costruire partendo da zero, questa volta la sfida consisteva nel riuscire a compiere diverse "missioni" utilizzando le giuste istruzioni che venivano via via rese disponibili.

Per molti il livello 10 del labirinto ha rappresentato una sfida spinosa, ma anche i più piccoli sono riusciti a venirne a capo.

Come al solito non è mancata una ricca merenda, a base di buonissime torte, tra cui una dedicata al PI Day che ricorreva oggi (3/14/15)!
Ne ho anche approfittato per accompagnare i genitori in un "giro turistico" cercando di raccontare almeno un pezzetto dell'affascinate storia della tecnologia.

Ci siamo soffermati nella stanza museo per mostrare gli home computer che hanno rappresentato per molti della nostra generazione le prime esperienze con l'informatica.
Abbiamo concluso il percorso nell'area fab-lab, dove in molti hanno avuto modo di soffermarsi ad osservare le nostre numerose stampanti 3D.

Abbiamo però ora bisogno del sostegno di tutti per riuscire a mantenere gratuite le nostre iniziative. L'affitto, i consumi elettrici e le varie tasse ci preoccupano non poco.

Se vi piace quello che stiamo facendo, associatevi a comPVter.


martedì 3 marzo 2015

CoderDojo Voghera: atto secondo

Lo scorso sabato mattina abbiamo partecipato al secondo evento di CoderDojo Voghera.

Le aule del Liceo Galilei si animano poco dopo le 9.00 di piccoli ninja, molti i volti nuovi. E' stato interessante osservare il primo approccio alla programmazione per un buon numero di bambini, che hanno riempito la prima aula.

Chi ha già esperienza invece occupa un'altra aula.

L'esercizio è più o meno lo stesso per tutti: riprodurre con Scratch l'intramontabile videogame Frogger.

Dopo una breve intro di Federica, la champion locale, tocca ai mentor guidare i nostri giovani programmatori verso l'obiettivo.

I più grandi sono capitanati da Stefano, silenziosi e concentrati, hanno intuito in poco tempo come riprodurre i fondamenti del gioco e si divertono con modifiche allo sfondo ed agli sprite.

I piccoli riescono nel giro di poco a prendere confidenza con l'interfaccia. Qui l'atmosfera è molto vivace e costringono Carlo, la loro ottima guida, ad un tono di voce decisamente più elevato:

Ci divertiamo un mondo ad osservare questo brulichio di creatività e fantasia.

Durante la pausa Piero della compagnia teatrale Fuoridicopione ci racconta una loro iniziativa benefica a vantaggio della associazione Percorrere.

Ma subito si riparte: i più abituati ad usare Scratch hanno introdotto il calcolo del punteggio sfruttando le variabili ed una miriade di personalizzazioni grafiche, che hanno avuto modo di mostrare a tutti i compagni di avventura, sfruttando il proiettore.

Ma anche i nuovi riescono a portare a termine l'esercizio, facendo attraversare alle intrepide rane lo stradone trafficato.

Ecco un breve video, che permette di apprezzare il clima giocoso che anima gli incontri CoderDojo:


La mattinata passa in un soffio, un cartellone raccoglie le proposte scaturite direttamente dai bambini per organizzare i prossimi incontri. Sicuramente ne vedremo delle belle !