martedì 30 dicembre 2014

Ultimo post dell'anno: la nuova sede !

Ciao a tutti,
approfittando di questi giorni di vacanza, una squadra affiatata composta da Beppe, Alessandro, Roberto, Pier, Michele, Scipio, Dario, Laura ed io, sta dandoci dentro per preparare la sede nuova:

Abbiamo iniziato a stuccare i muri al piano terra.

Gli scaffali nell'area museo sono quasi tutti montati. Questo ci permettere di cominciare  ragionare su come disporre le macchine.

Si comincia quindi a imbiancare, per rendere la sala veramente bella ed in ordine.

Anche senza riscaldamento, c'è chi non teme il freddo.

Sono ufficialmente l'addetto alla ramazza. Fortunatamente il pavimento più rovinato nella parte a sinistra dell'ingresso è venuto piuttosto bene.

Al piano superiore dobbiamo ancora finire di stuccare, presto si inizierà a dipingere. Intanto un po' di mobili hanno già trovato il loro posto.

La stanza per i nostri incontri è quasi pronta.

L'area Fab-Lab è uno spettacolo, se non fosse per la mancanza di corrente elettrica potrebbe essere operativa già domani.

La grande sala da 18 x 6 m attende solo l'arrivo di tavoli in numero sufficiente ad accogliere i bambini del CoderDojo.

Tenete duro, stiamo lavorando per voi. Statene certi, sarà un anno fantastico !

domenica 28 dicembre 2014

Rete Globale (Codice 4GH)

Questa volta, visto che ho la maggior parte della macchine negli scatoloni,
vi parlerò di un libro che ho avuto modo di acquistare in un banchetto di roba usata:

Mi ha subito colpito, tra la montagna di libri buttati alla rinfusa. E' un testo di fantascienza della mitica Editrice Nord, del lontano 1975 !
L'autore John Brunner intitola la sua opera "The Shockwave Rider", ma in Italia il titolo è stato tradotto in modo completamente diverso: Rete Globale (Codice 4GH).

E' difficile trovare qualche cosa da leggere in tema fantascienza che coinvolga la grande rete, prima dell'epopea Cyberpunk, e soprattutto senza scomodare Willam Gibson o Bruce Sterling.

In questo caso l'autore riesce senza problemi a guadagnarsi il titolo di "precursore" del genere, raccontando di una società non troppo distante dalla nostra, in cui attraverso una connessione è possibile conoscere quasi tutto di tutti. In questo scenario emerge il protagonista, che ribellandosi al sistema grazie alle sue capacità non comuni, riesce piano piano a scardinare le fondamenta del governo.

Non è un testo perfetto, non riesce a mantenere sempre il ritmo incalzante di alcune fasi veramente frenetiche, ma è un libro decisamente godibile ed interessante da leggere a quasi 40 anni dalla sua stesura.

Se ci soffermiamo a riflettere, è possibile scorgere tra le righe alcune problematiche estremamente attuali, viste attraverso un'informatica esasperata, molto difficile da immaginare con gli strumenti che aveva a disposizione l'autore nel lontano 1975 !

Provare a cercarlo, non vi deluderà.

mercoledì 24 dicembre 2014

Buon Natale


Ciao questo è un post scritto di getto e senza autorizzazioni.
La foto qua sopra è la più antica che ho trovato sui miei hard disk.
E' marzo  2009 e fa ancora decisamente freddo perché per 3 anni siamo stati senza riscaldamento.
Li siamo davvero "4 gatti". Eppure è una magia tangibile ancora viva ora che stava e sta crescendo.
Si cazzeggiava si ascoltava Rock antenna e si retrofugnava.
Ho imparato montagne di cose e sono anzi siamo molto cambiati in meglio .
Il successo di comPVter va oltre l'informatica e la nerdaggine.
E' proprio un modo diverso di intendere la vita sociale.
E credo che il meglio della nostra storia deve ancora essere scritto.
Un grazie a tutti voi, alla splendida famiglia di Dino che ci ha accolto a casa loro per cosi tanto tempo non facendoci mai sentire come un peso e un grazie a tutti quelli che fanno parte di questa grande grande comPVter famiglia.
Buon Natale!

lunedì 22 dicembre 2014

comPVter cambia sede

Improvvisamente siamo stati costretti a cambiare sede, dopo averla appena rimessa in ordine:
http://compvter.it/index.php/Sede

Ecco alcune fasi del trasloco:

E' impressionante quanto materiale siamo riusciti a recuperare in sei anni e mezzo di attività.

A noi che siamo abituati a frequentare i locali che hanno visto la nascita del nostro gruppo, passare da così...

a così in pochissimo tempo e quasi senza preavviso,

suscita emozioni veramente indescrivibili.

Ora non ci resta che partire per altri luoghi:

costituendo un'Associazione di Promozione Sociale, affittando un locale, cercando di rendere tutte le nostre attività auto-sostenibili.

Una bella sfida ! Ma siamo un gruppo numeroso, che ha reagito molto bene al momento difficile. Aspettatevi quindi presto novità.

lunedì 15 dicembre 2014

CoderDojo Pavia: l'ultima volta in sede.

Lo scorso sabato abbiamo organizzato un CoderDojo all'interno della sede di comPVter.
Come evento prima di Natale, i nostri ninja hanno provato ad assemblare un regalino in una bella scatoletta origami.

Il kit è stato costruito e finanziato interamente dai mentor. Una basetta mille fori grande come un foglio A4 è stata tagliata ad esagoni. Su di questa hanno trovato posto un pulsante, una batteria CR2032, una resistenza ed un led rosso.

Purtroppo non sono arrivati in tempo i porta-pile, così i nostri giovani saldatori si sono dovuti arrangiare, formando una pallina di stagno alla base (a contatto del polo negativo).

La CR2032 viene poi bloccata, un po' rocambolescamente, da un filo che oltre a far contatto (con il polo positivo) se ben tensionato riesce a tenerla in posizione. Un cerchio in plexiglas con inciso a laser un alberello di Natale è fissato da un paio di bulloni 3 MA.

Nella prima stanza hanno trovato posto attorno ai due tavoli quadrati ben 24 bambini.

Undici, i più grandi, si sono messi nella seconda stanza.

Il nostro laboratorio di elettronica è stato riconvertito, allestendo 7 postazioni di saldatura, in cui ogni ninja è stato seguito passo da passo da un mentor dedicato.

Ci siamo posti non pochi problemi ed abbiamo cercato di massimizzare la sicurezza con mascherina, guanti, occhiali protettivi e ...tanta attenzione.

Durante l'attesa non sono mancati aerei di carta, personalizzazioni un po' estreme della scatoletta e divertenti disegni sulle mascherine.

I genitori hanno avuto modo di visitare la nostra esposizione dei computer che hanno fatto la storia e di giocare un po' con il laser, ritagliando scritte e piccoli oggetti.

Piano piano i primi kit prendono forma, il compito è stato difficile e così grande è la soddisfazione di tutti.

La luce del led riesce ad essere evidente anche attraverso la scatola chiusa.

Insomma, una bella esperienza per i nostri ragazzi che hanno potuto sperimentare l'emozione di usare un saldatore a stagno.

martedì 9 dicembre 2014

Board game on video game: Donkey Kong

Ricomincio a raccontarvi, dopo una pausa abbastanza lunga, le mie impressioni sui classici videogiochi trasformati in board game.

Questa volta tocca ad un capolavoro Nintendo, forse il primo gioco in scatola che mi è capitato di trovare, a cui stranamente non avevo mai dedicato un post.

Donkey Kong è anche la prima apparizione di Mario, quindi merita certamente rispetto !

Rendiamo così omaggio presentando subito il cabinato originale del 1981. Ma ora passiamo al gioco da tavolo, ancora una volta targato MB.

La scatola che avevo recuperato, pur essendo esternamente ben tenuta, manca di diversi pezzi.

Sono presenti solo cinque dei dodici barili e due dei quattro omini. Il Gorilla purtroppo non ha adesivi.

Cerchiamo allora di sopperire, sfruttando i nostri potenti mezzi.

Il tabellone è molto ben disegnato e ricorda il primo livello del gioco originale.

Non sono mai riuscito ad arrivare alla seconda schermata, quindi personalmente non ho sentito la mancanza di tabelloni ulteriori.

Per quanto riguarda il gioco in se, non mi è parso il massimo.
Si lanciano due dadi, uno per il proprio personaggio ed uno per gli ostacoli. I barili scendono, le palle di fuoco salgono inesorabilmente percorrendo così tutto il tabellone a zig zag.

Quando un giocatore incappa sul percorso di un ostacolo deve giocare una carta salto o martello. Totalizzerà il punteggio impresso su di essa, riponendola in un mazzetto davanti a se. Se non ha carte adatte subirà una penalità: sarà infatti un altro giocatore a pescare una carta a caso dal suo mazzo.

Chi per primo raggiunge la bella principessa rapita avrà 500 punti bonus.
Vince chi alla fine del gioco avrà il punteggio più alto.

Fortunatamente ho trovato due giocatori volontari che hanno saputo sfidare l'ira del brutale gorilla.
Diciamo che il gioco risulta divertente, con la giusta compagnia, ma non merita secondo me più di un 6 e mezzo.

Se queste poche righe vi hanno riacceso la voglia di giocare a Donkey Kong - quello vero ! - non vi resta che cliccare su questo link.

sabato 6 dicembre 2014

Capitan Power e la televisione interattiva.

Questa volta voglio raccontarvi una cosa un po' particolare: un interessante tentativo di televisione interattiva, comparso sui teleschermi poco dopo la metà degli anni ottanta.

La serie TV ruota attorno alla figura di Capitan Power ed a un pugno di paladini, impegnati a contrastare lo strapotere delle macchine che hanno preso il dominio del nostro pianeta.

Nei paesi con TV via cavo e comunicazione bidirezionale, l'interattività tra lo spettatore e la storia si otteneva attraverso apposite astronavi giocattolo.

Ho trovato le due principali astronavi ad un prezzo simbolico e non ho saputo resistere.

Sono entrambe nuove, probabilmente un fondo di magazzino. Il PowerJet XT-7 è la nave di Jonathan Power, il protagonista.

Questa scatola è ancora sigillata, per ora ho deciso di non aprirla.

La Phantom Striker è la nave di Lord Dread, il cattivone di turno, mezzo uomo e mezza macchina. Vorrebbe digitalizzare i pochi umani rimasti per regnare incontrastato sul nostro pianeta.

Questa confezione ha subito un po' di più il trascorrere del tempo, inoltre un aletta è fissata malamente con un po' di nastro adesivo. Sbirciamoci dentro.

La nave è in condizioni perfette, mai montata e mai giocata. Si notano l'emettitore nel centro dei motori ed il ricevitore nel reattore destro.

In Italia, la serie è stata trasmessa a partire dal settembre 1987 su Odeon. Gli spettatori del nostro paese, senza la possibilità di comunicare in modo bidirezionale, non potevano influire sulla storia variando il finale delle puntate, ma dovevano accontentarsi di sparare allo schermo TV e visualizzare il punteggio sulle astronavi. In caso di sconfitta, il giocatore poteva assistere all'espulsione del suo pilota dall'abitacolo.

Sono successivamente uscite delle videocassette che permettevano ai possessori dei giocattoli interattivi di vivere delle vere e proprie avventure parallele, sfruttando il videoregistratore come console.

Questo esperimento è stato un tentativo piuttosto interessante di costruire una esperienza di televisione interattiva. Spero vi sia piaciuto.