domenica 24 febbraio 2013

comPVter kids: le console di casa Sega

Lo scorso venerdì abbiamo lasciato spazio ai piccoli, ridotti in numero rispetto al solito a causa di influenze varie.

Dopo aver organizzato incontri incentrati su Arduino, Stampa 3D, Scratch e sull'evoluzione di telefonini e palmari, siamo tornati agli speciali mono-marca.

Commdore e Nintendo erano state già trattate, la prima per l'importanza storica e per coinvolgere anche qualche genitore, la seconda perchè creatrice di alcuni personaggi molto noti ancora ai nostri giorni, come Mario e Luigi.

E' stato ancora una volta un personaggio ad attirare la nostra curiosità ed a guidarci nella scelta del nuovo marchio: Sonic.

Ecco quindi una panoramica delle console Sega:

Tutte schierate su un apposito tavolo, pronte a dare il meglio grazie ad una scelta di titoli accattivanti, in ordine cronologico:
- Master System
- Mega Drive
- Saturn
- Dreamcast

Ma come al solito non ci siamo limitati a giocare !
Non è mancato infatti un "momento culturale" in cui abbiamo analizzato le caratteristiche di ogni macchina, sottolineando gli aspetti più innovativi.

Questa volta è toccato a Luca prepararsi la presentazione e raccontare agli amici quanto ha scoperto di interessante su questa importante azienda produttricie di molti titoli che hanno fatto la storia dei videogiochi.

Le slide da lui preparate sono disponibili a questo link

mercoledì 20 febbraio 2013

un po' d'ordine tra Nintendo ed i giocattoli

E' sempre difficile trovare lo spazio per esporre decentemente le cose in sede, in un primo momento era facile, stava tutto in una stanza !

Da qualche mese a questa parte le stanze sono diventate 4, di cui un paio decisamente grandine, ma sembra non esserci mai modo di tenere tutto in ordine.

Questo weekend ci abbiamo provato con il ripiano Nintendo:

da destra a sinistra (non per motivi nipponici, ma solo per caso !):

- Famicom e Famicom Disk + Basic
- Power-Glove
- R.O.B. con Gyromite e Block
- Virtual Boy
- Nes
- Snes
- Game & Watch vari
- Game Boy standard, pocket, color, micro, advance con e-reader e advance sp Zelda
- Nintendo 64 con Pokemon Stadium
- Game Cube + Game Boy player e bonghi

Poi è giunto il momento di raccogliere i giocattoli, fino ad ora sparsi un po' a caso, in ogni angolino rimasto libero:

eccoli finalmente trovare posto su un ripiano, ahimè non troppo capiente:

- Emiglio ed un piccolo robottino
- una specie di V.I.N.Cent programmabile
- due robot in kit della Movit montati più un 913 ancora intonso
- il mitico Big Trak originale e la copia cinese in scatola
- Grillo parlante Clementoni, uno Speak & Spell, Speak & Math e Speak & Read  della Texas
- Little Professor della Texas
- il simpatico Tux Droid
- il più famoso Nabaz Tag
- il Giocatraduci del Mulino Bianco
- lo spettacolare Omnibot, già protagonista in un post di questo blog
- due Furby
- robot Percival, una specie di Simon in versione robotica

Proprio l'originale icona degli anni '80 "Simon" non ha ancora trovato un proprio posto, attende infatti una bella riparazione affianco al successivo Super Simon, purtroppo entrambi non si vedono in foto.

La scorsa settimana è arrivato un "panettone" DeAgostini, acquistato già montato per pochi euro, ....ma questa è un'altra storia.

sabato 16 febbraio 2013

Paolo64: un computer da autocostruire - parte 1

Ho voluto apposta recuperare per questo primo articolo (di una serie) il titolo di un vecchio post, che risale ormai a oltre 2 anni fa, perchè le analogie sono molte.

Entrambi parlano di un computer da autocostruire, pratica assai comune alla fine degli anni '70 e per i primi anni '80. Durante i difficili inizi dell'era dei personal computer non era certamente facile per la maggior parte delle persone, specialmente in Italia, riuscire a raccogliere i fondi necessari ad acquistare un elaboratore.
I più bravi risparmiavano rivolgendosi ai kit da assemblare con il saldatore, ma i migliori invece, le persone con veramente molte capacità e costanza, progettavano il tutto da soli.
Spesso, in mancanza di ispirazione o voglia di realizzare una piccola serie, si usava dare il proprio nome alla creatura, ecco quindi AlbertOs del 1985.

Ma sarebbe possibile fare altrettanto oggi ?
Direi non negli stessi termini, ovvero non credo che si possano realizzare in casa schede stampate con la complessità necessaria a realizzare una macchina paragonabile a quelle attualmente in commercio.
Ma è altrettanto affascinante provare a riprogettare un computer basato sull'intramontabile Zilog Z80, e come nel caso di AlbertOs, con il CP/M come sistema operativo, utilizzando però della componentistica acquistabile al giorno d'oggi.

L'amico Paolo ha colto la sfida, dando il via a questo affascinate progetto.
Sul newsgroup dedicato alla scena retrocomputing italiana, si è sparsa la voce, così assieme a Michele abbiamo deciso di seguirlo, avventurandoci in questa impresa.

Ancora una volta Michele si è dimostrato preziosissimo: dopo il bellissimo progetto hard disk per Commodore 64, questa volta si è preso l'incarico di reperire tutti i componenti da numerosi fornitori e comporre così due kit, uno per lui ed uno per noi. Come vorremmo che abitasse più vicino a Pavia, invece che a diverse centinaia di chilometri di distanza !

Il suo esemplare è praticamente ultimato, ecco come verrà (spero) anche il nostro:

Ora come ora noi siamo solo agli inizi, vorremo procedere con calma, dando un taglio più didattico possibile a questa nostra nuova esperienza. E' una impareggiabile occasione per imparare veramente i fondamenti dell'informatica.

Dedicheremo quindi i primi giovedì dei prossimi mesi al montaggio ed alla comprensione di questo affascinante moderno-retro-computer, cercando di analizzare e capire le scelte compiute da Paolo.

Ecco l'unboxing, sul tavolo preparato appositamente per l'occasione.

Si procede con una prima occhiata alle schede, gli stampati sono ricchi di commenti e abbelliti con simpatiche frasi.

Per passare poi ad una precisa suddivisione e catalogazione dei componenti elettronici.

Ecco il risultato finale:
Il primo giovedì di marzo inizierà il montaggio ! Non perdetevi la prossima puntata :-)

venerdì 15 febbraio 2013

IBM Magstar MP 3570

Torniamo, dopo qualche digressione, a parlare di informatica in senso stretto, analizzando un oggetto veramente affascinante: l'IBM Magstar MP 3570.

Si tratta di una tape library "anni 90" prodotta da IBM, pensata per affiancare sistemi As/400 di fascia medio-alta. L'esemplare ci è stato portato da Carlo, che non si presenta mai ai nostri incontri del giovedì senza qualche meraviglia nel baule della macchina :-)

L'unità si presenta in ottime condizioni estetiche, pulitissima a differenza degli oggetti che normalmente arrivano in sede. Contiene 19 cartucce da 5 gb cadauna non compressi (15 gb con la compressione dei dati) + una cartuccia di cleaning.

Impossibile resistere alla tentazione di aprirla, prima di trovarle un posto nei nostri armadi rack.
Il case si presenta pressochè vuoto, il lettore è posto sotto all'alimentatore, la scheda controller invece è posizionata verticalmente sulla destra.

Ecco come si è comporta al primo avvio:

E' bastato aiutare la prima cassetta a trovare la giusta posizione sul nastro trasportatore che effettua l'estrazione e l'inserimento nel lettore, per riportare questa affascinate library robotizzata in perfetta efficienza.

Un paio di riavvii dopo questo ultimo video ha iniziato a funzionare in modo corretto. Forse era semplicemente ferma da un po' troppo tempo... in attesa di trovare un gruppo come il nostro, pronto ad apprezzarla.