domenica 28 febbraio 2010

Omnibot: ...eppur si muove !



Eccoci, tutti commossi, ad assistere ai primi passi del nostro piccolo robot, tornato alla vita dopo le sapienti cure di Sergio.

Ora non ci resta che pulire per bene i contatti ossidati del telecomando e reperire una batteria adatta per avere un Omnibot in perfetta efficienza.

venerdì 19 febbraio 2010

resoconto giovedì 18 febbraio



Ieri grazie all'arrivo di un esemplare di C64sx in condizioni perfette, siamo riusciti a riparare l'esemplare di Claudio.

I dettagli dell'intervento sono disponibili in questa pagina del wiki.

Rimane il drive 1541 interno da sistemare, intanto ci siamo divertiti a testare la macchina sfruttando il Pocket 1541.



Dispositivo interessantissimo, in grado di emulare un drive esterno, bypassando così il problema.

venerdì 12 febbraio 2010

resoconto giovedì 11 febbraio

Ieri sera, causa forza maggiore, non siamo riusciti a proseguire i nostri tentativi di ripristino del Commodore 64sx, che attende con fiducia mani sapienti. Tuttavia non ci siamo per nulla annoiati:



è incredibile come un vecchio robottino Omnibot, a soli pochi minuti dall'inizio della serata, sia stato capace di calamitare completamente la nostra attenzione e soprattutto ad occupare un metro quadro di spazio ! Ogni singolo aspetto è stato analizzato, verificato ed eventualmente restaurato. Manca solamente una pulitina alla testina di registrazione (ed un po' di pazienza per rimontare il tutto) una batteria da antifurti e siamo pronti a rivederlo in perfetta forma !

Altri due protagonisti hanno allietato le, purtroppo sempre troppo poche, ore passate assieme: il curioso sistema operativo 2/OS ed il fantastico Pocket 1541. Presto entrambi saranno dettagliatamente recensiti sul nostro wiki.

Floppy protagonisti



Segnalo due splendidi articoli di Luigi Serrantoni,
il primo dedicato ai "flippy" ovvero alla pratica in uso ai tempi degli home-computer, volta ad utilizzare entrambi i lati di un disco a singola faccia, praticando la tacca di scrittura con metodi più o meno professionali.

Il secondo è incentrato sui floppy da 8", è un affascinante viaggio che parte dalle origini toccando passo passo tutte le innovazioni che hanno portato allo sviluppo di questo grande supporto di memoria.

Entrambi gli articoli sono ricchi di immagini e curiosità tecniche, ottimamente scritti, sono un importante documento, immancabile nella lista di ogni appassionato di informatica storica.

venerdì 5 febbraio 2010

Resoconto giovedì 4 febbraio

E' con grande piacere che mi accingo a raccontarvi la piacevolissima serata di ieri, in cui abbiamo portato avanti in modo molto divertente numerosi progetti, procedendo, come al solito, in parallelo.

Roberto ha iniziato subito ad aiutare il neo-arrivato Claudio a configurare la chiavetta Vodafone sul MacBook, risolvendo i problemi di driver con il prezioso aiuto di Giulio.

Proprio quest'ultimo, che non abbandona mai un Mac in difficoltà :-), si è successivamente dedicato ad una procedura veramente interessante, volta ad aggirare la password utente di un iMac G3, gemello di questo, e di un bel G4 completo di zip interno, recuperati dallo scarrabile.

In contemporanea Luigi ha installato su di un P4@2ghz, l'affascinante 2/OS (da non confondere con il mitico OS/2 di IBM). Questo curioso prodotto fa parte di un nuovo percorso di esplorazione ed analisi di sistemi operativi esotici, che ha lo scopo di ampliare le nostre conoscenze ed allargare le nostre vedute in questo ambito.

Giovanni ha affrontato invece, a scopo puramente dimostrativo, l'installazione di Mac Os X 10.6.2 su hardware HP single core 3ghz, raccontando agli interessati le fasi della complessa configurazione iniziale e le varie scelte del kernel in avvio.

Con Carlo abbiamo deciso di organizzare per il prossimo incontro un procedimento di pulizia e di sbiancatura delle plastiche basato su acqua ossigenata, catalizzatore e lampada UV, per cercare di riportare alle condizioni estetiche originali alcuni home computer orribilmente ingialliti.



Dopo tutte queste "cose moderne" passiamo alla stanza in cui invece sono i vecchi elaboratori a farla da padroni: un Oric 1 ed un Timex Sinclair 1000, appena arrivati, sono subito stati affidati a Sergio per cercare di identificare e risolvere i problemi che li affliggono.



Franco e Tonino hanno osservato a lungo un esemplare di Commodore 64sx di proprietà di un altro membro del gruppo, affetto da un guasto alla tastiera.
Anche in questo caso i link rimandano ad un'apposita pagina sul nostro wiki, dedicata alla registrazione dei passi che speriamo necessari al ripristino.


Credo di non aver dimenticato nulla, ma non ne sono certo, visto che la serata è stata veramente ricca di attività e stimolanti discussioni.

martedì 2 febbraio 2010

Giocattoli intelligenti

Questa volta vorrei attrarre la vostra attenzione su di un aspetto più ludico che informatico, proponendo una carrellata di alcuni protagonisti dei "sogni proibiti" di un bimbo degli anni ottanta.

Inizio con il Big Trak:



questo misto tra mezzo lunare e carro armato giganteggiava in quarta di copertina di un Topolino che dovrei avere ancora da qualche parte. Completamente programmabile grazie al tastierino visibile in figura, ha la possibilità trainare un piccolo rimorchio (opzionale) e ribaltare il carico una vola giunto a destinazione. Non ho mai avuto la possibilità di vederne uno dal vivo.

Valiant Turtle




Tralasciamo i ricordi per analizzare nel dettaglio un magnifico esempio di giocattolo programmabile che è invece presente nella nostra sede. Questa tartaruga è un prodotto inglese anni 80, destinato ai bambini che desiderano acquisire i rudimenti della programmazione attraverso il linguaggio LOGO. Originariamente programmabile attraverso un BBC Micro, un Apple II o un C64, necessita di una interfaccia IR che purtroppo è stata smarrita dall'originale proprietario. Tenteremo un reverse engineering della periferica attraverso la piattaforma Arduino.

Proseguo la lista con il mitico Topo Androbot:



E' forse la massima espressione della robotica di quegli anni, sviluppato da Nolan Bushnell, fondatore di Atari e di una fortunata catena di ristornati. E' possibile programmare questa vera meraviglia con l'Apple II sia in LOGO che in Basic. Ricordo di averne visto uno dal vero in una edizione dello SMAU negli anni d'oro.

Chiude questa sfilata, che invito i più esperti ad ampliare, l'Omnibot di Tomy.



La prima versione di questo grande robot vagamente antropomorfo farà presto bella mostra di sé in sede. Si caratterizza per un linguaggio di programmazione proprietario e per la possibilità di registrare le istruzioni su di una comune musicassetta grazie al registratore incorporato, proprio come gli home-computer a lui contemporanei. Un orologio integrato permette di avviare il programma registrato alla data ed all'ora prefissata, come spiega dettagliatamente il manuale. Molte curiose informazioni sono reperibili anche qui.

Successivamente, per fare un confronto, preparerò un post dedicato ai giochi programmabili reperibili al giorno d'oggi.